LA COMUNICAZIONE COL BAMBINO IN GRAVIDANZA

Comunicazione mamma-bambino
La comunicazione tra madre e bambino, e tra padre e bambino, in gravidanza, è fatta più che altro di sensazioni, di immaginazione, di fantasie, ma non solo.
La mamma può contare su di un filo diretto col bambino, che è lì nel suo grembo, e infatti i pensieri della mamma e le sue emozioni influenzano nel bene e nel male le sensazioni del feto.
Il ruolo del papà
Nel caso del papà, invece, le cose sono un pochino diverse perché ovviamente il papà non ha un rapporto diretto col suo piccolo, la comunicazione tra loro passa per forza attraverso la mamma.
Il padre può comunque recuperare questo piccolo “svantaggio” iniziale influendo indirettamente sul bambino, facendo stare bene la mamma. Cosa vuol dire?
Il papà del piccolo ha un grande potere, e cioè quello di far stare bene la propria compagna. Se agirà in modo che la futura mamma sia rilassata, se la aiuterà a stare bene, se la renderà felice, se le starà accanto, lei sarà più positiva in tutto, e la relazione col bambino sarà positiva.
Tutte le cure e le attenzioni del papà nei confronti della mamma, tutto ciò che aiuta la donna a sentirsi meglio sia fisicamente che psicologicamente, aiuta anche il bambino a stare bene. Questo pone le basi per un buon rapporto del piccolo sia con la mamma che col papà.
Competenze del bambino in utero
Il bambino in utero ha già molte competenze, che si possono sfruttare per comunicare con lui.
Ad esempio, sia la mamma che il papà possono parlare al pancione, la sera, quando sono insieme, raccontando qualsiasi cosa che abbiano piacere di condividere. Può essere un momento molto dolce, intimo, in cui tutti e tre ci si mette in relazione ed è come se si facessero “le prove” per quando il bambino sarà nato.
A livello uditivo, a parte il parlare col bambino, è molto utile fargli ascoltare della musica, che i feti in utero riescono a sentire bene e imparano presto a conoscere. Succede spesso che i bambini abituati ad ascoltare una certa musica in gravidanza, una volta nati la riconoscono e spesso questo aiuta a farli calmare in momenti di agitazione o pianto.
La mamma ha più occasioni e più modi per comunicare col bambino. Oltre alla musica, e alla voce, che il bambino riconosce dopo la nascita, la mamma usa il movimento per comunicare col piccolo. Spesso quando la mamma si muove, il piccolo viene cullato e sta tranquillo, dorme. Quando la mamma si stende e si riposa, il bambino si sveglia e possono comunicare: con calcetti e movimenti lui, con carezze sul pancione lei.
Fantasie ed emozioni
La mente della mamma è molto predisposta al contatto col suo bambino, pensa a lui gran parte del tempo, investe tempo ed energie a immaginare, fantasticare, visualizzare come sarà la sua vita da mamma, come sarà il suo bambino, cosa potranno fare insieme.
Non c’è bisogno di chissà che per avere una buona comunicazione col proprio bambino, basta cercare di vivere questo periodo nel modo migliore, cercando di evitare ansie inutili e lasciandosi guidare dal proprio istinto e dal proprio bambino.
Foto di Daniel Reche da Pixabay
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!