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BISOGNO DI CONTATTO DEI NEONATI: DUE AIUTI PER LE MAMME

Spesso i nostri bebè ci ricordano che non amano stare distanti dalla mamma, e che amano essere maneggiati e coccolati. A parte tenerli in braccio, quali sono i modi in cui possiamo soddisfare questi bisogni? Vediamo alcuni mezzi “pratici” per soddisfare il bisogno di contatto dei nostri piccoli, che possono avere anche altri lati positivi. Le fasce portabebè e il massaggio infantile.

Fasce portabebè

Cosa sono?

Sono dei supporti più o meno strutturati che consentono di tenere “addosso” il proprio bambino, invece che dentro passeggino e carrozzina, sia in casa che fuori casa. Il bambino apprezza molto la continuità dell’esperienza dalla pancia della mamma alla fascia, perché ciò di cui ha maggiormente bisogno è il contatto e la vicinanza della propria mamma. Ci sono diversi motivi per cui utilizzare la fasce portabebè, vediamoli insieme.

Comodità

Usare la fascia è comodo perché si hanno le mani libere, e qualsiasi neomamma sa quanto possa essere importante e non così scontato. Con la fascia si può mangiare, riposare, passeggiare, giocare con un bimbo più grande, fare le pulizie, lavorare al computer, leggere… insomma qualsiasi cosa che vi venga in mente, che non sia pericolosa per il bambino.

Mentre svolgete una qualsiasi attività, il vostro bimbo è a contatto con voi e sta tranquillo, potete allattarlo e non siete incollate ad un divano con le mani occupate. Inoltre, si sente molto meno il peso del piccolo in fascia piuttosto che tenendolo con le braccia.

Praticità

Usare la fascia è pratico, veloce, e si può fare a meno di ovetti passeggini e carrozzine, sdraiette e cose varie. Quando piove è un salvavita! Per fare una passeggiata tranquilla è molto più pratica la fascia, sia in città che in un bosco.

Contatto

Il motivo più profondo è il soddisfacimento di un bisogno di mamma e bambino. Dopo nove mesi nell’utero, stretto e avvolto dal calore dell’abbraccio materno, il bambino nasce e si ritrova senza confini, si perde nella realtà esterna, nell’atmosfera, e torna a sentirsi sicuro soltanto nelle braccia della mamma. Magari i vostri bimbi saranno delle eccezioni, ma solitamente è difficile che i neonati stiano tranquilli nella sdraietta o nella carrozzina per un lungo periodo.

Spesso si sentono poco sicuri se non sono accanto alla mamma, e quindi non reggono molto la lontananza. La fascia continua questo abbraccio materno, avvolge il piccolo, lo tiene accanto al cuore della mamma che ha imparato a conoscere durante la vita intrauterina, lo muove proprio come quando era nella pancia.

A volte i bambini non vogliono che la madre stia ferma quando sono nella fascia, se non quando dormono, perché il movimento li culla, li rilassa, e insieme li contiene. Naturalmente non è la stessa cosa muovere la carrozzina, perché in quel modo non c’è contatto. Il contatto è vita per i bambini, è ciò che alimenta la loro mente in crescita, che permette loro di sentirsi amati e accolti. Ovviamente anche per i papà portare con la fascia è un bellissimo modo per trovare una grande intimità col proprio bambino.

Fisiologia

La posizione delle anche del bambino, della sua colonna vertebrale, delle sue gambine, è assolutamente fisiologica, e mantiene la giusta curvatura della spina dorsale. Usare la fascia aiuta anche quando c’è una displasia alle anche. Il bambino è comodo, sicuro, e il posto migliore dove vivere per i neonati nei primi mesi è a strettissimo contatto con la mamma, quindi i bambini in fascia sono anche più tranquilli. Inoltre, la posizione verticale aiuta in caso di reflusso, e il calore del corpo della mamma e il movimento aiutano in caso di coliche

Sviluppo psicologico e cinestesico

Essendo portati in alto, sul petto della mamma, i bimbi vedono tutto ciò fanno i genitori, partecipano alla vita di famiglia attivamente, allungano le manine, vedono ciò che vediamo noi, imparano tante cose semplicemente assistendovi, e sviluppano anche facilmente il senso dell’equilibrio. Le diverse posizioni possibili consentono di assecondare lo sviluppo e le esigenze dei bambino man mano che cresce.

Protezione

Portare il bambino in fascia ci consente di tenerlo al sicuro dai troppi stimoli visivi e uditivi, soprattutto i primi mesi. Inoltre, si evitano i fumi di scarico delle auto che sono proprio ad altezza passeggino.

Il massaggio infantile

Il massaggio infantile non ha scopi terapeutici; è un modo per rafforzare il legame genitore-figlio, è un mezzo per comunicare amore e alleviare le tensioni.

Diversi sono i benefici del massaggio: favorire un attaccamento sicuro, un contatto precoce genitori-figli, la qualità del tempo trascorso uno a uno; stimolare l’apparato circolatorio, digerente, respiratorio, il sistema nervoso, le connessioni neuronali (il contatto attraverso il tatto favorisce e accelera lo sviluppo della guaina mielinica che ricopre i neuroni e fa si che aumentino le sinapsi); dare sollievo dal gas intestinale e dalle coliche, dalla stipsi, dal muco in eccesso, dai dolori della dentizione, dalla tensione, dalle irritazioni alla pelle; rilassare, migliorare il sonno, ridurre gli ormoni dello stress e favorire la produzione degli ormoni del rilassamento.

Imparare a comunicare col neonato, accarezzarlo, tenerlo in braccio, cullarlo, parlargli e sincronizzarsi col suo comportamento sono aspetti importanti quanto il nutrirlo.

Il corso di massaggio è tenuto da un’insegnante AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile) e si può fare sia privatamente che con l’ASL, dove lo organizzano. È un’attività che si può fare col bambino già dal primo mese di vita, o appena ci si sente pronte, ma entro i 7-9 mesi, quando i bimbi iniziano a gattonare e difficilmente riescono ad accettare di stare fermi per farsi massaggiare. Il massaggio favorisce la comunicazione e il contatto tra mamma e bebè, ma anche tra papà e bebè.


Foto di John Lee da Pixabay
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