RIELABORARE IL PROPRIO PARTO

Dopo la nascita del nostro bambino, spesso arriva il momento in cui abbiamo bisogno di ripensare al nostro parto, a come sono andate le cose.
I primi tempi, ci si trova a dare ragione a quelli che dicono che si deve pensare al piccolo, senza perdersi in riflessioni a posteriori.
Trovare il momento
In effetti, all’inizio non si ha tempo anche di pensare al parto, perché il bambino assorbe totalmente le energie. Dopo qualche mese, però, quando si entra nel ruolo di madre, si può tornare a pensare a cosa è successo.
In questi casi, credo che sia molto importante riuscire a pensare insieme ad un’altra persona (che capisca o che possa dare importanza al nostro sentire) a come ci si sente, a quali sentimenti si provano.
Avere i dati oggettivi
Possiamo provare a partire dai fatti oggettivi, per arrivare poi alla parte più emozionale ed esperienziale. È possibile ritirare la cartella clinica del parto facendone richiesta all’ospedale dove è nato il bambino, e cercare di capire come sono andate davvero le cose, leggendola magari insieme ad un’ostetrica, che ci spieghi i termini tecnici e medici che sono contenuti nella cartella.
In questo modo si può capire cosa è successo, quali sono stati gli eventi che hanno caratterizzato il processo della nascita, se tutto quello che è stato fatto era corretto, necessario e sufficiente, o se le cose avrebbero potuto andare diversamente.
Comprendere per essere consapevoli
Comprendere come sono andate veramente le cose, e perché, soprattutto nel caso di un parto difficile o andato diversamente da come ce lo si aspettava, ci può aiutare a fare pace con noi stesse. Questo ci può aiutare anche a capire cosa si desidera per il prossimo parto, e permette di fare scelte più consapevoli.
Rivolgersi ad un professionista
In alcuni casi può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per parlare dei propri vissuti relativi al parto. Non è raro, purtroppo, che le donne si sentano trattate troppo come “numero” e poco come persona, e molto dipende dagli operatori che si trovano sulla propria strada.
A volte si fa fatica a comprendere come mai questo succeda, se ci sono stati errori di valutazione o cose che si sarebbero potute fare diversamente, e parlarne con qualcuno può aiutare a fare luce su questi interrogativi.
Elaborare un parto inaspettatamente positivo
Anche chi ha avuto un parto facile e aderente alle proprie aspettative può avere qualcosa da “elaborare”. Può capitare che, ad esempio,un parto andato particolarmente bene cambi molto le prospettive personali e di vita.
È importante riflettere bene sulla questione, qualunque essa sia, se ci sembra che qualcosa dentro di noi sia cambiato.
Non si deve aver paura di dar voce ai propri desideri, perché esserne coscienti è il primo passo per arrivare a realizzarli.
Un’occasione di crescita
Prendersi uno spazio e un tempo per rielaborare il nostro parto e la nostra nascita come madri può essere un’esigenza molto forte per alcune donne, e meno per altre, ma credo che in ogni caso sia una buona attività per conoscersi meglio e per comprendere meglio la propria strada, la propria esistenza. Se pensate di aver bisogno di confrontarvi con un’ostetrica o uno psicologo, fate questo passo perché non ne resterete deluse.
Foto di Sepp da Pixabay
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