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TUTTE LE MAMME HANNO IL LATTE di Paola Negri

Ho acquistato questo libro diversi anni fa, prima della mia prima gravidanza. A quel tempo facevo la baby sitter ad una bimba e una volta a settimana la accompagnavo a lezione di pittura, e quando la lasciavo lì cercavo una panchina tranquilla e mi mettevo a leggere questo libro.

La mia storia di bimba non allattata forse mi aveva lasciato un qualche vuoto, se già prima di rimanere incinta ero interessata a questo argomento… e devo dire che il mio istinto mi ha accompagnato nella direzione giusta. Sono felice di aver letto questo bellissimo libro e di aver iniziato ad informarmi su questo argomento già prima della gravidanza.

I contenuti

A parte una panoramica sulle condizioni degli allattamenti di tutto il mondo, ci sono capitoli molto importanti che trattano aspetti come l’alimentazione artificiale (svantaggi, costi e tutti i dettagli), il meccanismo fisiologico dell’allattamento (e i motivi per cui le donne che non hanno latte sono rarissime, circa il 5%, e affette da patologie ben precise), e tutto ciò che occorre per avviare bene l’allattamento.

Molto interessante è anche l’analisi di ciò che accade oggi nei nostri ospedali, dove vengono al mondo la maggior parte dei bambini italiani. Si parla dei meccanismi sociali e culturali che sembrano voler ostacolare in tutti i modi le relazioni di allattamento, proponendo sfide ad ogni angolo, aggiungendo difficoltà e non fornendo quasi mai il giusto sostegno per una felice prosecuzione dell’allattamento. In questi ultimi anni spero che ci siano stati dei miglioramenti in questo senso, una maggiore attenzione alla relazione tra mamma e bambino, ma penso di non sbagliare affermando che per molti ospedali la situazione è rimasta più o meno quella di 20 anni fa.

Gli ostacoli all’allattamento al seno

Dopo queste prime parti, vengono trattate e analizzate le pratiche commerciali che ostacolano l’allattamento, con diversi punti molto interessanti, come il ruolo degli operatori sanitari, le forniture gratis di latte artificiale ai reparti maternità (che spero siano state sospese), e l’allattamento nelle situazioni di emergenza.

Insomma, questo non è solo un manuale sull’allattamento, ma un libro veramente importante, che racchiude tante importanti informazioni per farsi un’idea precisa della nostra situazione di mamme italiane.

Ci permette di capire che ciò che si sente dire in giro da chiunque (“Non avevo latte”, “Ho dovuto smettere di allattare perché il mio latte non era nutriente” ecc…) è frutto delle difficoltà “inventate” dalla nostra società. Se si allatta nel modo giusto, ovvero nel solo modo possibile, a richiesta ed in modo esclusivo, per i primi 6 mesi almeno, l’allattamento procede benissimo, nella quasi totalità dei casi (naturalmente ci possono essere problemi e difficoltà, ma queste sono praticamente sempre superabili con l’aiuto delle consulenti in allattamento).

Consiglio questo libro a quelle donne e mamme che hanno bisogno di informazioni e dati sull’argomento, per partire bene con il proprio allattamento o anche per analizzare a posteriori cosa non è andato bene.

Conclusioni

A me è piaciuto molto, penso che mi abbia dato una visione concreta e realistica delle difficoltà a cui sarei potuta andare incontro e credo che possa essere molto utile anche dal punto di vista sociologico e antropologico. Ho sempre pensato che per quanto riguarda la maternità, il parto e l’allattamento dovremmo fare di più come fanno i nostri amici animali, spegnere il cervello e lasciarci guidare dall’istinto. Molti problemi non si presenterebbero neanche. Ma certo non è così facile eliminare tutte le interferenze, non lo è affatto!

Il primo passo per andare nella direzione giusta è, comunque, conoscerle, per poterle affrontare nel modo migliore e più consapevole possibile, e questo testo è un ottimo punto di partenza.


Foto di Petra R da Pixabay
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